Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Ristori, pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 28 ottobre 2020, entrato in vigore dal 29 ottobre.
A causa del malcontento diffuso per il protrarsi della situazione di malessere e di crisi economica, connesse all’emergenza epidemiologica, si è reso necessario, da parte del Governo, un intervento tempestivo.
Le misure urgenti inserite nel testo riguardano la tutela della salute, il sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza. Previsti dunque indennizzi per tutti coloro che risentono delle limitazioni alle attività lavorative. Il Decreto Ristori descrive una dotazione finanziaria pari ad oltre 5 miliardi.
Ecco cosa prevede il Decreto Ristori
Al fine di sostenere gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive introdotte con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 ottobre 2020 “Covid-19”, vengono riconosciuti alcuni strumenti a supporto delle imprese e dei lavoratori.
Il Decreto Ristori introduce contributi a fondo perduto e una proroga della cassa integrazione (ordinaria, in deroga e assegno ordinario) per quelle imprese che hanno esaurito le settimane con il decreto Agosto, da utilizzare entro il 31 gennaio 2021. La novità risiede nella previsione di un’aliquota contributiva addizionale calcolata in maniera differenziata per ogni impresa sulla base del fatturato.
Per alcune imprese, è prevista, altresì, la sospensione dei versamenti contributivi per il mese di novembre ed il blocco dei licenziamenti sino al 31 gennaio 2021.
Prevista anche un’indennità (bonus INPS da 800 a 1.000 euro) per le categorie maggiormente in difficoltà. In particolare è rivolta ai lavoratori del turismo, dello spettacolo, degli stabilimenti termali, gli operatori dei centri sportivi e i lavoratori occasionali e intermittenti.
Introdotto un nuovo credito d’imposta sugli affitti commerciali per ottobre, novembre e dicembre.
Confermati, infine, due mesi aggiuntivi di Reddito di emergenza e la cancellazione della seconda rata IMU per gli immobili e le pertinenze in cui si svolgono le proprie attività.
Approfondimenti
Il testo definitivo del Decreto Ristori conferma una serie di misure. La più attesa è sicuramente il contributo a fondo perduto che sarà gestito nuovamente dall’Agenzia delle Entrate.
Il nuovo contributo a fondo perduto segue le orme, e la procedura, dei Decreti Cura Italia e Rilancio, in modo da rendere l’iter più veloce.
I soggetti beneficiari del fondo perduto sono stimati in ben 350 mila partite IVA, e verranno individuati tramite i codici ATECO dell’attività.
Il calcolo degli importi sarà effettuato in automatico (così come il versamento) e si riferirà alla perdita di fatturato del mese di aprile 2020 in confronto con lo stesso mese del 2019, che dovrà essere pari ad almeno un terzo. In questo modo, gli indennizzi saranno proporzionati alle perdite.
Maggiori informazioni
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